Clima di Solidarietà

Clima di solidarietà

di Sara Gallo

Le recenti notizie sulle alluvioni ci ricordano che siamo in una fase climatica cruciale e dovremmo riflettere su come provare ad intervenire concretamente.

 

Strade allagate, fiumi di fango, veicoli, aiuole e soprattutto storie azzerate e vite spezzate … sono queste le immagini che, nelle ultime settimane,  hanno riempito notiziari e social.

 

Partendo da uno sguardo locale, le piogge torrenziali che si sono abbattute di recente sul Catanese hanno infranto ogni record: 500 mm di accumuli di acqua in 12 ore, la quantità d’acqua che solitamente scende in un anno su queste zone, secondo gli esperti.

Nonostante la gravità della situazione, fortunatamente non sono state registrate vittime, anche  grazie agli interventi tempestivi di Vigili del Fuoco e Protezione Civile. 

 

Purtroppo, diversa è  la situazione a Valencia, in Spagna. Quasi un mese fa, la città e la sua provincia sono state colpite dal fenomeno meteorologico DANA, che ha scatenato una violenta alluvione, causando ingenti danni materiali e grosse perdite umane. Sarebbero, infatti, 222 le vittime registrate, mentre il numero dei dispersi resta ancora incerto. 

 

Caritas Valencia ha reso noto che le organizzazioni diocesane più colpite — Valencia, Albacete e Cuenca — hanno fornito supporto d’emergenza alle persone e famiglie coinvolte in questo disastro. Aurora Aranda, direttrice di Caritas Diocesana Valencia, ha raccontato in un comunicato il coraggio dei volontari: “Molti dei nostri volontari stanno operando nelle aree colpite, supportando le persone. Essi stessi hanno vissuto personalmente questa situazione, svolgendo così il doppio ruolo di affrontare la propria situazione e aiutare altre persone e famiglie.” 

Tuttavia, a distanza di settimane, l’emergenza non è ancora finita. Le operazioni di pulizia continuano senza sosta, mentre migliaia di sfollati restano senza casa, poiché molte abitazioni sono ormai inagibili e a rischio demolizione.

 

La drammaticità di questi scenari dovrebbe generare una riflessione collettiva: i cambiamenti climatici, ormai sempre meno “leggendari” e sempre più visibili, ci mettono di fronte a nuove sfide che non possono essere ignorate. È fondamentale che i Governi adottino misure concrete per prevenire futuri disastri. Ma anche noi, nel nostro piccolo, possiamo fare la differenza, sostenendo le vittime delle alluvioni con gesti di solidarietà e impegnandoci con quotidiani gesti eco-solidali che garantiscano la salvaguardia del Creato, la casa di tutti.

 

Caritas Diocesana Agrigento è disponibile a fornire ulteriori informazioni e aggiornamenti.