Fatou e il miracolo della solidarietà.
di Simona Vella
Fatou ha 25 anni, vive in Senegal e ha bisogno di un intervento al cuore. A comunicarlo ai volontari vincenziani è suo papà, da anni lavoratore stagionale a Ribera, in provincia di Agrigento, che non ha mai esitato a dare il proprio contributo alla comunità. Oggi, però, è lui a lanciare un grido di aiuto; lo fa per sua figlia, vorrebbe portarla in Italia perché possa essere curata al meglio.
Ed è così che parte una task force disarmante. I vincenziani chiedono aiuto alla Caritas Cittadina di Ribera che a sua volta contatta Caritas Diocesana Agrigento. Occorre attivarsi subito, occorrono informazioni certe ma sopratutto occorre recuperare la speranza di riuscire a fare qualcosa per salvarla. Grazie a Franco, un volontario che si occupa quotidianamente dei bisogno sanitari dei migranti, si capisce che farla rimanere in Senegal è la scelta migliore. L’equipe che la segue si è formata in Francia, è preparata, conosce la sua storia e potrebbe continuare a darle tutto il supporto post operatorio che altrove non riuscirebbe ad avere. E allora ci si mette in contatto con Caritas Italiana, poi con Caritas Senegal e quello che ne viene fuori è qualcosa di magico. Si crea un ponte meraviglioso, Fatou diventa in poco tempo la figlia di tutti e l’amore per quella figlia attraversa l’intera Italia e non solo.
A questo punto mancano soltanto i soldi, tanti soldi, tantissimi. In Senegal questo tipo di intervento è a pagamento e il padre o i singoli protagonisti di questa storia non potrebbero fare molto. Ma ancora una volta la sinergia e il lavoro di rete ha fatto cose grandi. Al fianco della San Vincenzo di Ribera, della Caritas Cittadina di Ribera, della Caritas Diocesana Agrigento interviene anche la grande generosità della comunità riberese che risponde immediatamente e con grande slancio alla raccolta fondi indetta.
Fatou adesso è salva, dovrà, sì, continuare le cure ma il suo cuore adesso funziona e col suo quello di tutti i protagonisti di questa meravigliosa favola contemporanea.
“La speranza di un mondo diverso siamo noi, ciascuno di noi” David Sassoli